La fondazione dell'università commerciale Luigi Bocconi

Nel 1902, l’imprenditore milanese Ferdinando Bocconi fonda l’Universita’ Commerciale Luigi Bocconi, in memoria del figlio primogenito scomparso nel 1896 durante la battaglia di Adua.
In largo Notari (piazza Statuto) viene costruita la prima sede dell’Ateneo, su progetto architettonico dell’Ing.Giorgio Dugnani. Ferdinando Bocconi faceva parte di una elite culturale milanese convinta che un vero e solido progresso economico si sarebbe potuto realizzare solo mediante una riqualificazione del capitale-lavoro, congiuntamente ad un affinamento culturale e professionale dell’imprenditore. 

Prima sede Università Bocconi

La nascita di
Libere Conversazioni

La nascita di “Libere conversazioni tra laureati all’Universita’ Commerciale Luigi Bocconi” avvenne, il 25 giugno 2012, con un evento informale, caratterizzato da grande spirito di amicizia, al quale parteciparono laureati Bocconi di diverse generazioni che si ritrovarono a Monza presso il giardino di via Eugenio Villoresi dove, sin dagli anni ’30 del secolo scorso, si svolgevano “Libere conversazioni” tra studenti e laureati della Bocconi ed altre Universita’. In un periodo storico in cui non era certo facile fare “libere conversazioni”.

I Bocconiani di allora si ritrovavano, all’ombra di un albero di ciliegio nato nella stessa epoca in cui nacque la Bocconi. Lo stesso albero di ciliegio accanto al quale si ritrovarono i Bocconiani nel 2012.

“Libere conversazioni tra laureati all’Universita’ Commerciale Luigi Bocconi” e’ evento esclusivamente dedicato ai laureati Bocconi che, con intraprendenza ed autonomia, sviluppano continuamente la loro professionalita’ essendo capaci di acquisire e cedere energia.

Ragazzi che a diciott’anni hanno scelto di affidare alla Universita’ Bocconi il piu’ importante periodo formativo della propria vita, compiendo una scelta per l’eccellenza. Con la forza, l’entusiasmo, la passione e l’ottimismo di quell’eta’. 

Elementi che compongono un prezioso motore da competizione. Motore che dobbiamo tenere sempre acceso anche quando il corso della vita ci riserva percorsi meno facili.